“Basta con The O.C. Oggi faccio il poliziotto”

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    Intervista a Benjamin McKenzie: “Basta con The O.C. Oggi faccio il poliziotto”.

    Era il protagonista di “The OC”, il teen-drama ambientato a Newport Beach in California. Oggi invece Benjamin McKenzie è Ben Sherman nel police drama “Southland” (da stasera e ogni giovedì alle 21,50 su AXN), una delle serie tv più innovative degli ultimi periodi.

    Come è stato passare da un teen drama a una serie dura come “Southland”
    Non volevo essere identificato come il teenager di “The OC” per tutta la vita. E il personaggio di Ben era la sfida giusta. Ben infatti è un poliziotto dalle grandi capacità ma dall’innocenza infinita, non adatta alla vita da strada.

    Quanto è difficile interpretare un poliziotto?
    Molto. Per prepararmi mi hanno affidato a due agenti e sono stato con loro in auto a seguire le chiamate. In tutte le zone di Los Angeles, compresa South Central che è una delle più pericolose. Poi ho imparato a sparare con le pistole di ordinanza. Gli agenti di polizia sono come cowboys.

    Era la prima volta che sparava?
    No. Sono cresciuto in Texas e spesso andavo a caccia con mio zio. Utilizzavo però fucili e non pistole.

    Ha vissuto situazioni di pericolo mentre girava a South Central dove ci sono le gang?
    Una volta si sono avvicinati degli spacciatori e ci siamo trovati in grande difficoltà. Siamo dovuti andare via di corsa prima che potesse accaderci qualcosa.

    In quella zona sembra di essere realmente in tempo di guerra?
    Sì. Il Los Angeles Police Department ha agenti istruiti come se dovessero combattere in Iraq. Si ha sempre un senso di precarietà e di incertezza e i poliziotti a South Central devono spesso prendere delle decisioni complesse, perchè spesso si trovano di fronte a uomini armati.

    La polizia americana è stata però spesso criticata per utilizzare mezzi non sempre ortodossi.
    E’ vero, casi come quello di Rodney King accadono, però volevo spendere una parola a favore degli agenti che comunque sono degli uomini e che in situazioni limite, come faremmo tutti, pensano anche a sopravvivere. Lei sparerebbe per primo se si trovasse di fronte a qualcuno che le punta contro una pistola, oppure attenderebbe?
     
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